Il conto deposito vincolato, offerto dalle banche a chi cerca garanzie in questo periodo così caotico e incerto, ha recentemente registrato numeri interessanti, come non si vedevano da tempo. La misura annovera, infatti, diversi vantaggi di cui tenere conto:
- è possibile scegliere il tempo del fermo del denaro;
- zero spese, eccetto il 26% sulla rendita finanziaria e l’imposta di bollo annuale dello 0,20% sulla giacenza;
- è di semplice comprensione e attuazione per chi possiede cifre non particolarmente elevate.
Conto deposito: rendimenti più lauti
Gli importi fino a 100 mila euro (un limite che vale per ogni banca e per ogni intestatario dove si detiene un conto) sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. Ma l’aspetto più interessante, soprattutto nell’attuale fase di tassi a zero, sono i rendimenti più lauti rispetto a soluzioni alternative, come i Btp. I titoli di Stato sono appena scivolati in negativo.
Il Btp triennale ha registrato segno meno e solamente il quinquennale è in positivo dello 0,30%. Il buono del tesoro poliennale (il benchmark dei governativi), con scadenza dicembre 2030, paga un coupon dell’1,65%, con un rendimento annuo dell’1,1%. Bloccando il denaro per 12 mesi col conto deposito, il rendimento medio annuo lordo è dello 0,60%-0,65%, anche se sfruttando le offerte o promozioni è possibile mettere in tasca oltre l’1% lordo /annuo. Per ricavare cifre maggiori occorre restare fermi in un lasso di tempo più lungo.
Le promozioni
La proposta di Banca Illimity, avente scadenza di 48 mesi, riconosce il tasso lordo dell’1,70% nella versione svincolabile e del 2% in quella non svincolabile. Tuttavia, è attualmente in corso una promozione; in scadenza il 12 ottobre, riconosce gli stessi tassi dell’1,70% e del 2% a coloro che apriranno un conto deposito e vincoleranno il denaro per 36 mesi.
Anche il Credito Fondiario ha in serbo una promozione. Ai clienti con i vincoli in scadenza sul deposito Esagon, attribuirà il tasso:
- dell’1,60% sul rinnovo del vincolo di 24 mesi;
- del 2,15% sui 36 mesi;
- del 2,35% sui 48 mesi.
Per percepire una somma superiore, ci si può orientare sugli istituti che ancora si fanno carico dell’imposta di bollo dello 0,20%, vale a dire:
- Banca Farmafactoring;
- Guber;
- Banca Progetto;
- Banca Sistema;
- Credito Fondiario.