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Conto corrente: ecco il blocco totale senza preavviso

In sussistenza di posizioni debitore, il blocco totale del conto corrente è una eventualità concreta.

Con una nuova manovra di bilancio il Governo ha spostato a fine anno l’invio delle cartelle esattoriali che sarebbero dovute partire ai contribuenti lo scorso 16 ottobre. Ancora due mesi abbondanti per saldare quanto spettante all’Agenzia delle Entrate e Riscossione. Poi da quel momento verranno man mano inviati gli avvisi e sicuramente non saranno pochi i c/c bloccati senza preavviso.

Ma questa è solo una delle circostanze. Difatti, altre condizioni sfavorevoli possono compromettere la possibilità di entrare in possesso delle nostre disponibilità economiche. 

Conto corrente bloccato: quando la banca può farlo

La principale motivazione per cui una banca può negare all’intestatario di accedere al rispettivo conto corrente online o tradizionale risiede in una funzione preventiva, affinché la sua posizione debitoria non degeneri, aggravandosi ulteriormente.

Il quadro normativo non impone agli istituti di credito di inoltrare una comunicazione formale di blocco imminente ai clienti. Tuttavia, prima di arrivare al drastico provvedimento, l’istituto fornisce dei segnali chiari, mediante dei solleciti più o meno formali di rientro. In tal caso, perciò, il soggetto non si è propriamente all’oscuro e qualche sospetto in merito dovrebbe averlo. 

Le cause più frequenti

Le cause più frequenti di blocco sono il conto in rosso in costante peggioramento oppure l’interruzione dei pagamenti delle rate di un finanziamento. Con il blocco dell’operatività la banca andrà a tutelarsi dal rischio di insolvenza, e contestualmente eviterà al correntista di aggravare ulteriormente la sua posizione di indebitamento.

Un’altra ragione è il cosiddetto pignoramento presso terzi. Una cointestazione del conto corrente lo ammette su appena il 50 per cento della giacenza totale. Diversamente dai soggetti privati, i debiti fiscali non richiedono alcun passaggio intermedio.

Infine, il decesso del titolare del conto corrente ne determina sempre il blocco, in attesa che la successione definisca il destino degli importi depositati fra gli eredi.