Le 5 lire sono un autentico pezzo di storia, entrato nel cuore di molti italiani. Una moneta davvero memorabile, e non c’è dunque nulla di cui stupirsi se tutti gli appassionati di numismatica la vorrebbero aggiungerla alla loro collezione. Ma quanto vale? E quali caratteristiche la differenziano?
Nel corso degli anni la Zecca dello Stato della Repubblica Italiana ha stampato due versioni distinte della moneta da 5 lire, quindi ciò significa che pure il valore cambia e pure sostanzialmente.
5 lire uva
Le 5 lire “uva” sono state immesse in circolazione dal 1946 al 1950, e sono quotate diversamente a seconda dell’anno. La forbice è decisamente ampia: dai 1.200 euro necessari per il 1946 e il 1947 si va fino ai 50 euro per quelli dal 1948 al 1950.
Delfino
Le 5 lire “delfino” sono state realizzate a partire dal 1951 fino al 2001. Anche in tal caso la valutazione varia in base all’anno:
- 8 euro per le Fior di Conio del periodo 1951-1955;
- 1.700 euro per il 1956 (ciò dipende dalla tiratura relativamente limitata, perché all’epoca uscirono solamente 400 mila pezzi);
- 5 euro per il 1966 e il 1967;
- 2 euro circa dal 1970 al 2001.
Rare
Un discorso a sé stante è doveroso farlo per le monete da 5 lire rare, ovvero praticamente impossibili da reperire e ragion per cui, giustamente, i collezionisti sono pure disposti a spendere delle cifre consistenti:
- la R2 coniata nel 1946 e nel 1947 è stimata sui 1.200 euro se in Fior di Conio, 900 euro se Splendida e 600 euro se in discrete condizioni;
- la R2 prodotta nel 1956 è stimata sui 1.700 euro se in Fior di Conio, 600 euro se Splendida e 150 euro se in discrete condizioni;
- un pezzo non comune (ovvero con difetto di conio che ha stampato l’uno capovolto) del 1969 e del 1989 è stimato rispettivamente 80 e 20 euro.