Sapete che le vecchie monete che vi sono state regalate dai vostri genitori o nonni, oppure che avete conservato per ricordo, possono oggi valere un sacco di soldi? Oggi parleremo di un esemplare in particolare, che se conservato in maniera impeccabile, potrebbe farvi guadagnare una vera fortuna. Si tratta della moneta da 2 centesimi Vittorio Emanuele III.
Vittorio Emanuele III di Savoia è stato il Re d’Italia dal 1900 al 1946 e, durante il suo Regno, sono state coniate moltissime monete. Pezzi che oggi sono diventati d’epoca e che, in qualche caso, hanno acquistato un gran valore. L’esempio di cui vogliamo parlarvi oggi è relativo ai 2 centesimi coniati dal 1903 al 1908.
Questa moneta è composta in Rame, ha un diametro di 20 millimetri ed un peso di soli 2 grammi.
Sulla facciata del dritto, al centro, compare la testa di Vittorio Emanuele III rivolta verso sinistra, contornata dalla scritta in stampatello maiuscolo “VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA”.
Nel rovescio, al centro troviamo il valore nominale della moneta (2 centesimi) e l’anno in cui è stata coniata. Il tutto è contornato da due ramoscelli, uno di lauro e uno di quercia, legati tra loro con un fiocco nella parte inferiore della facciata. Inoltre, in alto è riportata una stella raggiante e in basso la R della Zecca di Roma.
Valore dei 2 centesimi Vittorio Emanuele III
Come sempre, anche in questo caso per valutare il prezzo di una moneta bisogna valutare il suo stato di conservazione e l’anno di conio.
L’anno in cui sono stati coniati meno pezzi da 2 centesimi, è il 1907. Si parla di soli 230.000 esemplari. Per uno di essi, se conservato in Fior di Conio, un collezionista potrebbe sborsare fino a 1.500 euro. Prezzo che scende, ma che resta comunque importante, se la moneta non è in Fior di Conio ma comunque in buono stato. Si parla di circa 500 euro.
Quelle del 1905, in Fior di Conio possono valere fino a 150 euro, mentre in buono stato circa 50 euro.
Quelle del 1906 e del 1908 invece, se in Fior di Conio, possono arrivare a valere circa 100 euro.