Se nei cassetti dei vostri ricordi o in soffitta avete conservato delle vecchie banconote o monete, è arrivato il momento di tirarle fuori. Perché tra loro potrebbe esserci qualcosa che vale più di quanto possiate immaginare. Come nel caso della banconota da 500 Lire Mercurio.
Sono centinaia le banconote stampate nel corso dei decenni in Italia. Oggi andiamo ad approfondire il discorso legato a quella da 500 Lire dedicata a Mercurio, specificando prima che, sebbene essa venga chiamata appunto “banconota”, in realtà si tratta, in gergo, di un Biglietto di Stato.
Caratteristiche banconota 500 Lire Mercurio
La banconota misura 114 x 57 millimetri e la carta utilizzata contiene delle fibre fluorescenti. Essa è stata stampata dall’Istituto Poligrafico di Stato italiano negli anni 1974, 1976 e 1979.
Sulla facciata principale troviamo un cerchio bianco sulla sinistra, all’interno del quale c’è la filograna che riporta lo stemma della Repubblica. a Destra poi c’è il volto di Mercurio. Al centro, dall’alto verso il basso, troviamo la scritta “REPVBBLICA ITALIANA”, “CINQUECENTO”, “500” e “BIGLIETTO DI STATO A CORSO LEGALE”. “500” è ripetuto anche nella parte sinistra. Ci sono poi le firme del Direttore Generale del Tesoro, del Cassiere Speciale e il Visto per la Corte dei Conti. In alto c’è poi il numero di serie del biglietto.
Sull’altra facciata troviamo “500 lire” in grande, una statua di Mercurio, 5 stelle bianche e il valore nominale in lettere scritto in basso.
Valore
Anche in questo caso, il valore della banconota è dato dallo stato di conservazione e dal numero di serie della stessa. Una banconota meglio conservata o con un numero di serie “speciale” vale di più rispetto ad una banconota strappata o con un numero di serie “comune”.
Le banconote della prima serie, ad esempio, sono tra le più rare e quindi tra le più ricercate. Sono state stampate nel 1974 e si riconoscono dal numero di serie che inizia con A01. Per un esemplare di questo tipo, conservato perfettamente, potresti guadagnare fino a 100 euro.
Una banconota invece sostitutiva, ossia stampate per sostituire gli esemplari danneggiati, si riconosce dal numero di serie che inizia con W. Se in buone condizioni, un collezionista può pagartela fino a 50 euro. Se in Fior di Stampa, si parla di cifre anche superiori a 100 euro.
