Tutti noi abbiamo ancora tra i vecchi cimeli di famiglia le monete da 500 Lire bimetalliche. Ma vi siete mai chiesti quanto possano valere oggi?
Generalmente, quando parliamo di una moneta da 500 Lire bimetallica, parliamo di un esemplare molto comune e che vale al massimo 3 o 4 euro. Un valore che si riferisce ad un esemplare in Fior di Conio, ovvero senza il minimo graffio o segno di circolazione. Tuttavia esistono della variazioni che potrebbero farci guadagnare molto di più! Andiamo a vederle insieme.
Negli anni, il profilo femminile riportato nella facciata del dritto ha subito delle leggere variazioni e a seconda dell’anno di conio, si presenta un po’ più grande o un po’ più piccolo, dando così il nome a tre varianti di 500 lire bimetalliche: testa grande, testa media e testa piccola. Esistono anche altre versioni chiamate firma piccola e firma grande, a seconda delle dimensioni della firma dell’autrice Laura Cretara.
I valori delle varianti delle 500 Lire bimetalliche
Le 500 lire bimetalliche coniate nel 2000 e nel 2001, coniate in numero inferiore sono classificate come NC e possono raggiungere i 10 euro.
Anche le 500 lire bimetalliche del 1991 con la testa piccola possono arrivare a valere fino a 15 euro. La stessa variante con la testa grande vale invece soltanto 3 euro.
Abbiamo poi la versione del 1987 con la testa media e la firma grande che vale soltanto 3 euro, ma la stessa versione con la testa media e la firma piccola può facilmente raggiungere i 40 euro!
Infine, c’è la versione da 500 lire bimetalliche del 1985. Testa media e firma grande vale circa 3 euro, ma la versione testa media e firma piccola viene pagata dai collezionisti fino a 25 euro.
Naturalmente i valori indicati variano anche a seconda dello stato di conservazione di una moneta. Sappiamo che un esemplare rovinato, graffiato e ammaccato non avrà mai lo stesso valore di uno in perfetto stato di conservazione e senza il minimo segno di circolazione.
