O i cinesi vendono TikTok agli americani, o l’app di video brevi, di proprietà della cinese ByteDance, sarà bannata. L’Ultimatum di Trump scade a metà settembre, dice il Sole. È una guerra tecnologica in corso fra Stati Uniti e Cina. Vedremo cosa succederà – ha detto Trump -. O la venderanno o la chiuderemo per motivi di sicurezza nazionale.
Da settimane ByteDance ha sul tavolo due proposte. La più interessante è quella di Microsoft (che si avvale anche della partecipazione di Walmart): vuol rilevare TikTok per quanto riguarda il mercato statunitense, ma anche per quello canadese e australiano. Una proposta da una trentina di miliardi di dollari. La seconda offerte di Oracle.
Problema: dallo scorso 28 agosto, in Cina, è in vigore una legge che impone alle aziende tecnologiche cinesi di chiedere una licenza speciale al governo di Pechino prima di cedere attività a società straniere. Il Governo cinese controlla tutto: le industrie interne, le app di successo, i tycoon che sfondano all’estero. Tutto passa per il Grande Fratello pechinese, così da essere una delle potenze mondiali di prim’ordine. Bello o brutto che sia, funziona.
Sullo sfondo, le elezioni Usa. Trump vuol incassare il maggior numero di vittorie possibili, sotto tutti i punti di vista: economia, tecnologia, politica. TikTok sarebbe un asso pesante da mettere sul tavolo.