Una marea di soldi Ue all’Italia. Ovviamente, niente è gratis. Sono quattrini che in un modo o nell’altro vanno restituiti. I Paesi forti dell’Unione europea, specie Germania e Olanda, non possono certamente perderci. O ci guadagnano come interessi a favore, o come controlli delle attività interne della nazione. Gli interessi si risparmiano perché esistono debiti più onerosi, ma ci sono.
Abbiamo l’attivazione dei 27,4 miliardi del Fondo Sure (il programma di aiuti previsto dalla Commissione Ue per attenuare i rischi di disoccupazione causati dalla pandemia): l’Italia risparmierà 5,5 miliardi in spesa per interessi nell’arco di 15 anni. Questi risparmi andrebbero ad aggiungersi ai 5 miliardi in meno in 10 anni garantiti dall’eventuale ricorso al “Mes pandemico”: usi il Mes solo per la sanità. Specie se arriva un’altra ondata di contagi.
Denaro per la sanità
Certo che in passato con Monti l’Italia ha usato la mannaia per uccidere le spese della sanità. Adesso servono soldi alla sanità. È un caos continuo, un vortice nel quale la nostra nazione viene sballottata. Per la Banca d’Italia comunque si consentirebbe in tal modo di sottrarre le necessità dei finanziamenti del Tesoro ai capricci di mercato.
E il Recovery Fund? Sono passati quasi due mesi dalla decisione del Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo, il 21 luglio scorso, sul Recovery fund, il “Piano per la ripresa” dell’Unione Europea, con una dotazione di 750 miliardi di euro, aggiuntivi rispetto ad altri progetti già finanziati – o finanziabili, come quello del Meccanismo europeo di stabilità (MES) – e al bilancio comunitario 2021-2027. La stima dei tecnici di Via Nazionale è che i 120 miliardi che verranno concessi al nostro Paese sotto forma di prestiti (il resto è composto da sovvenzioni) potranno comportare un risparmio. Quanto? Agli attuali tassi una spesa per interessi inferiore di circa 1,3 miliardi l’anno rispetto a quella che sarebbe necessario mettere in campo a oggi considerato che il rendimento di BTp decennali è attualmente pari a poco più dell’1 per cento.