Per il Covid, il Governo Conte ha scelto la via del debito: si chiedono soldi all’Unione europea. Italia in posizione economica subalterna di fronte ai grandi d’Europa. Coi Paesi frugali che vogliono vederci chiarissimo: dove finiscono questi soldi europei? Ma adesso, l’Ue ci pressa come non mai. Loro sono martello, noi siamo incudine.
Continuare nel 2021 il sostegno della ripresa economica attraverso il bilancio pubblico. I mass media la chiamano indicazione della Commissione europea all’Italia. In realtà, più che un’indicazione, è una sorta di comando.
Il progetto di legge di bilancio 2021, è scritto nella lettera Ue all’Italia, dovrebbe tenere conto nella misura più ampia possibile dell’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nel quadro della facility per la ripresa e la resilienza. Italia invitata a fornire informazioni sulle entrate e sulle spese relative incluse nei piani di bilancio. Vale anche per altri Paesi? Sì. Ma l’Italia è in crisi e in difficoltà. Per il nostro Paese, è tutto più difficile.
Di qui, il quesito finale. Il Governo Conte è pronto a dare il programma all’Ue? Se l’Esecutivo promette il bonus mobilità e poi i soldi tardano ad arrivare ai cittadini, questi nulla possono fare. Se piazza solo 500 milioni di incentivi per l’auto, la filiera dell’auto poco può fare. Se ci sono un miliardo di vincoli burocratici per i 50 bonus a pioggia, l’italiano medio poco può fare. Ma se il Governo Conte non fornisce un programma convincente a ottobre su come verranno spesi i soldi europei in Italia, è probabile che le conseguenze non siano simpatiche per i nostri politici. Attenzione anche alle reazioni dei politici dei Paesi frugali, con stipendi più bassi dei politici dell’Italia.