Progetto del Governo: per rilanciare l’economia dopo il lockdown, se vai al ristorante, il 20% è gratis. È il conto “light” con un taglio di un quinto. Questa l’ipotesi che si sta facendo strada per introdurre con il decreto Agosto un incentivo ai consumi. La ministra dei Trasporti in un’intervista a Omnibus ha già specificato che il provvedimento da 25 miliardi di scostamento arriverà in settimana: deficit ulteriore per dare ossigeno alle aziende.
L’obiettivo di dare sollievo a ristoratori e famiglie. I primi perché la clientela è calata; le seconde perché ormai si tende a tagliare il superfluo e badare al sodo. Secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea, i consumi extradomestici per colazioni, pranzi e cene fuori casa sono stimati in calo del 40% nel dopo pandemia. La spesa degli italiani per mangiare fuori casa prima dell’emergenza coronavirus era pari ad un terzo del totale dei consumi alimentari nazional». La drastica riduzione dell’attività mette a rischio il futuro di 180mila attività e il lavoro di 1,3 milioni di addetti.
Paghi tutto, ossia il 100%, poi hai il rimborso che arriverebbe direttamente sul conto o sulla carta, o, in alternativa, registrandosi a una apposita app. È come il bonus bici: paghi tutto, poi c’è l’indennizzo successivo. Niente a che vedere con gli incentivi auto: paghi la vettura già scontata. Ovviamente, sarebbe necessario un bonus rapido. Se fra la cena al ristorante e il rimborso passa un mese, è troppo tempo. L’ideale è un accredito ultra-veloce, così da invogliare i consumatori. Invece, il bonus bici tarda ad arrivare: c’è chi si è amaramente pentito. Ha comprato la bici pensando di avere il ristoro veloce, visti anche i pochi soldi in ballo.
E quanti quattrini per lo sconto? Lo stanziamento si aggirerebbe attorno al miliardo. Il bonus si applicherebbe alle spese da settembre a dicembre. Il 20% nei ristoranti, percentuale che sale per le spese nei centri storici. Interessati dall’intervento sarebbero i ristoranti, ma anche agriturismi e tavole calde. La misura sarà per tutti gli italiani senza paletti legati al tetto di reddito: il povero o il ricco che mangia al ristorante ha diritto allo sconto. Così da evitare che la ristorazione italiana subisca un crack da 34 miliardi nel 2020 a causa della crisi economica.