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Quattro miliardi a piccole e medie imprese

Sbloccati quattro miliardi a piccole e medie imprese. È vero che tutto era scritto nel decreto Rilancio, in vigore da un pezzo. Ma questo decreto voleva altri decreti, che sono appena arrivati. Rendono operative le misure per il sostegno alla patrimonializzazione delle piccole e medie imprese in difficoltà. Lo rende noto il ministero dell’Economia.

Sono misure di sostegno per le società di capitali o cooperative (a esclusione di quelle che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo). Con quali criteri? Che effettuino un aumento di capitale, abbiano sede legale in Italia, ricavi compresi fra 5 e 50 milioni di euro. Più, nei mesi di marzo e aprile 2020, a causa dell’emergenza Covid-19, un calo dei ricavi non inferiore al 33% rispetto al 2019. Quindi, soldi a chi ha bisogno di soldi. Almeno, questo l’auspicio. Ma, visti i 600 euro di bonus finiti nelle tasche di parlamentari arraffoni, c’è da sperare che il Governo Conte non commetta simili errori tremendi. Che fanno del male all’economia, al Paese, all’immagine di fronte all’Unione europea.

Arriva un credito di imposta del 20% della somma investita, con un investimento non superiore ai 2 milioni di euro e partecipazione posseduta fino al 31 dicembre 2023. Per chi? Per i soggetti che effettuano conferimenti in denaro in esecuzione di un aumento di capitale, in una o più società. E un ulteriore credito pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale stesso. 

Arriva anche il Fondo Patrimonio Pmi (piccole e medie imprese): obbligazioni o titoli di debito di imprese con ricavi superiori a 10 milioni se c’è aumento di capitale non inferiore ai 250.000 euro. Infine, gli strumenti finanziari subordinati sono remunerati a un tasso agevolato. Non c’è una valutazione del merito di credito per l’accesso alla misura: se sei in crisi di soldi, se nessuna banca di dà denaro, comunque hai diritto a questi nuovi quattrini. Il finanziamento deve essere destinato ad investimenti, capitale circolante e costi del personale.