Ci hanno detto che bisogna seguire le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. Poi ci hanno spiegato che la quarantena di 14 giorni è fondamentale, perché così dice la scienza. Adesso, però, è il caos. Pericoloso, visto che gli stessi che prima dicevano una cosa ora ne dicono un’altra. Così disorientando i cittadini su una materia delicatissima come la salute, il Covid, i costi sociali del coronavirus.
l consiglio scientifico della Francia ha dato il via libera alla riduzione da 14 a 7 giorni della durata dell’isolamento per le persone risultate positive al coronavirus. Anche in Italia l’accumularsi delle evidenze spinge, da tempo, ampi settori della comunità degli esperti a chiedere una revisione dei criteri di “uscita” dalla malattia, in linea con le prescrizioni di diverse organismi sanitari internazionali. Sentiamo il premier Conte: qualche Paese sta discutendo della riduzione della quarantena, è prospettiva importante. Se dovessimo ridurre la quarantena si ridurrebbero anche i costi sociali ed economici.
Sarà. Ma proprio la quarantena normale era una chiave per ridurre contagi e costi sociali. Adesso ci dicono l’inverso. Boh? Allora ascoltiamo l’Oms. Che mette in guardia contro un simile provvedimento e raccomanda di mantenere la quarantena a 14 giorni. Altro che 7 giorni. E 3 giorni senza sintomi per far uscire dall’isolamento chi ha avuto l’infezione da nuovo coronavirus, senza che sia necessario ripetere il tampone a distanza di 24 ore. La politica domani per paradosso potrebbe dirci che l’App Immuni non serve a niente e non va scaricata: ci ha sempre detto che è utile. Si contraddirà ancora?