Lo Stato ha fame di soldi. Dove prenderli? Esiste l’automobilista bancomat. Quindi, ecco l’idea del Governo Conte: più tasse sul gasolio, le famose accise. In politichese, l’hanno messa giù molto più complicata: il ministero dell’Ambiente ha deciso di avviare una consultazione online sul lavoro svolto dalla Commissione interministeriale. Argomento: la transizione ecologica e la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi. C’è l’ipotesi di cancellare il divario fiscale che oggi rende il gasolio meno caro della benzina, aumentando le accise sul diesel.
Secondo il ministero, la finalità ultima di questo processo consiste nel riorientare le risorse già attribuite a uno specifico settore verso soluzioni “green”. Ossia ambientalmente sostenibili e virtuose. La volontà è quella di realizzare un processo decisionale pienamente condiviso e partecipato. E raccogliere tutte quelle informazioni che consentiranno al decisore pubblico di realizzare interventi il più possibile efficaci.
Occhio: se il diesel sale, aumenta il costo del trasporto delle merci. Quindi, al supermarket, il cibo costerà di più. È un effetto domino bestiale. Bel modo di aiutare gli italiani dopo il Covid: legnata a chi ha una diesel, e prezzi dei prodotti più salati. Ma per il Governo, realizzare la transizione verso un cambiamento verde significa riorientare il nostro intero sistema alla riconversione energetica. Ma anche all’economia circolare, alla protezione dell’ambiente, così realizzando un modello di produzione sostenibile, quindi più ecologico e socialmente ed economicamente vantaggioso.
Chissà, magari un giorno, quando ci saranno solo auto elettriche, l’energia elettrica potrebbe costare di più: vanno pagare le spese dello Stato, della politica. Come tasse sull’auto, ossia accise, siamo già conciatissimi: vedi la foto per farti un’idea della pessima figura in Europa.