Quanto vale Lionel Messi? Indicativamente, il giocatore di calcio, oggi al Barcellona, vale sui 400 milioni di euro. Soldi che solo tre club di calcio hanno: Inter, PSG o Manchester City. Infatti, oggi Messi prende dal Barca 86 milioni annui lordi, in virtù di clausole e percentuali di sponsor e fatturato. Divisi tra stipendio e diritti d’immagine. Cosa sono i diritti d’immagine? Un esempio semplice: per ogni maglietta venduta col nome di Messi, un sacco di soldi vanno al fenomeno sudamericano. Ha 33 anni. Può giocare sino a 37 anni tranquillamente. La proposta è un quadriennale da circa 100 milioni lordi all’anno, 60 netti. Sono 100 a stagione per 4 anni: 400 milioni?
Al Barca vanno soldi? No. Quando Messi firmò l’ultimo rinnovo contrattuale con il club fino al 30 giugno 2021, fece inserire una clausola rescissoria. Io mi libero gratis purché la clausola sia attivata al termine di ciascuna stagione e non oltre il 10 giugno. Ora il calciatore e i suoi rappresentanti chiedono che questa clausola possa essere attivata tra agosto e settembre, usando come giustificazione il prolungamento della stagione causa Covid. Il Barcellona dice no. Se si va alla battaglia legale, il Barca perde un sacco di risorse: l’esito è misterioso.
I tre club se la giocano alla pari. Situazione un po’ particolare quella che si troverebbe ad affrontare l’Inter. Con la residenza in Italia, Messi godrebbe dei benefici fiscali previsti per i lavoratori impatriati. L’Inter andrebbe a spendere meno a livello di stipendio.
La sfida per Messi all’Inter sarebbe di straordinario fascino: vincere come ha fatto Mourinho. In un club che viaggia da solo, senza mai essersi alleato con Juve e Milan. Con un pubblico immenso nel mondo e bollente in Italia. Un’avventura che lo consacrerebbe il numero uno di ogni epoca. Oggi, a contendergli la palma c’è Maradona. A Messi si rimprovera di aver vinto solo con un club potente come il Barca. Un eventuale trionfo coi nerazzurri metterebbe tutti a zittire. Con PSG e Manchester City sarebbe molto più facile vincere rispettivamente in Francia e Inghilterra: un suo trasferimento in quelle due squadre non sarebbe una sfida, ma una prosecuzione della carriera iniziata col Barca.