Il sito Axios riporta una news gustosa sull’informazione: per sfondare, i giornali dovranno usare la realtà aumentata. Come spiega Prima, il New York Times punta sempre più sulla tecnologia per potenziare il suo giornalismo. Un New York Times sempre da seguire con la massima attenzione e da prendere come modello in questa epoca stranissima per i giornali.
L’editrice ha deciso di rafforzare il suo impegno sulla realtà aumentata e per farlo ha dato vita a una partnership pluriennale con Facebook. Così: sviluppare filtri ed effetti su Instagram. Tutto per contestualizzare il suo giornalismo. È la prima volta che il giornale sperimenta la tecnologia su larga scala, al di fuori della sua app e del suo sito. L’interazione avverrà attraverso l’account Ig del Times, consentendo agli utenti ad esempio di sovrapporre le loro immagini nelle foto e nei video inseriti negli articoli.
Nel New York Times, è stata creato un team dedicato al progetto, l’AR Lab. Base di partenza per lo sviluppo sarà la piattaforma di Menlo Park Spark AR Studio. Facebook fornirà supporto finanziario e tecnico, ma senza avere influenze sul lato editoriale.
AR sta appunto per realtà aumentata: l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni manipolate elettronicamente. Questa integrazione produce un arricchimento della realtà da cui deriva il termine AR. È un arricchimento per il lettore, che capisce di più la notizia e ne viene attratto.