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Evasori fiscali: alla gogna mediatica, trendy mondiale

Specie dopo il Covid, nel mondo si dà la caccia ai grossi evasori fiscali tramite la gogna mediatica. È un trendy 2020. Ossia: attento a evadere; se lo fai, tutti lo sapranno. Una sorta di seconda multa. Una formula deterrente, almeno in teoria. 

Infatti, 16 dei 28 Paesi dell’Unione europea pubblicano su Internet i nomi degli evasori fiscali. Non solo: dicono quanti devono soldi allo Stato. Il nome del debitore e l’ammontare del debito, come riporta 24plus.ilsole24ore.com. I furbi vengono messi alla berlina anche in 23 dei 50 Stati degli Usa e in altri paesi del mondo come Australia, Messico e perfino in Nigeria e in Uganda. Migliaia di nomi galleggiano nel mare magnum del web. Messi alla berlina di fronte ai parenti, ai vicini di casa e ai colleghi di lavoro. Dati in pasto ai media senza che nessuna legge sulla privacy possa porre un argine. 

Ma in Gran Bretagna vanno oltre: i vicini di casa spifferano al Fisco se tu hai un’auto troppo grande, un tenore di vita troppo elevato, vestiti troppo costosi. In rapporto al tuo lavoro. 

E in Italia? Ammonta a 110 miliardi di euro il totale dell’evasione fiscale e contributiva in Italia. Quella individuata. La fetta maggiore del denaro sottratto alle casse dello Stato è legata alle tasse, pari a oltre 98 miliardi di euro. Mancano all’appello poco più di 11 miliardi di contributi previdenziali. Il problema dei grossi evasori fiscali non è in via di risoluzione. Ma si dovrebbe accompagnare a un altro provvedimento: i nomi dei responsabili delle pubbliche amministrazioni che hanno debiti coi privati. I nomi dei politici che hanno promesso “bianco” e poi fanno “nero”. I nomi di chi prende dallo Stato stipendi colossali per non lavorare, restando nella penombra.