Evasione fiscale: algoritmo snida i grossi furbetti. Dimenticare l’algoritmo magico per lanciare un sito Internet o un’app. O per vincere le elezioni. Ora arriva l’algoritmo che becca i grandi evasori. Pertanto, se dichiari un reddito di 100.000 euro l’anno e compri beni per 10 milioni, in automatico l’Agenzia delle Entrate indaga.
Come spiega Italia Oggi, trattasi di intelligenza artificiale, un algoritmo di network analysis, un software che mette in relazione determinati categorie con certe caratteristiche. L’annuncio è stato dato da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate in un passaggio della sua audizione davanti le commissioni riunite di Camera e Senato in fatto di evasione fiscale.
C’è un test in alcune delle direzioni regionali più importanti dell’Agenzia delle Entrate. I sorvegliati speciali: il mondo delle partite Iva siano essere società o persone fisiche e le relazioni tra i soggetti. L’algoritmo raggruppa tutti i punti di contatto. Il software è il frutto dell’inserimento di dati e numeri degli accertamenti degli anni passati, sia quelli con esito positivo sia quelli con esito negativo.
L’oracolo fiscale dà un elenco di possibili soggetti a cui assegna un voto sul livello di probabilità e propensione all’evasione. In pancia sono già presenti le campionature dei soggetti già accertati che vedono assegnato un vero e proprio punteggio. Il sistema non è esente da rischi. Il software si autocorregge e anche i falsi positivi servono nel processo di affinamento dei dati. Però, per l’evoluzione di questi strumenti, sono necessari ingenti investimenti in capitale umano e tecnologico. I soldi si potrebbero prendere dal Recovery Plan: denaro che l’Ue ci presta.