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Emissioni inquinanti: multe fino a 30.000 euro al modello che sgarra

Emissioni inquinanti: la Commissione europea impone le proprie regole. Torniamo a settembre 2015: esplode il dieselgate Volkswagen in Usa. Che si estende a numerosi Gruppi nel mondo. Un conto sono le emissioni dei diesel in omologazione, un altro conto (ben più alte) nella realtà. Un trucco che ora l’Europa combatterà con le multe: fino a 30.000 euro per modello della Casa che bara. 

Lo prevede il regolamento 2018/858. In vigore a distanza di 5 anni dal dieselgate. Ora la  Commissione europea ha molti più poteri nell’ambito del controllo delle emissioni. Così, il capo Ursula von der Leyen avrà il compito di verificare la conformità dei mezzi e potrà intervenire direttamente. Come? Imponendo richiami. 

In questo modo, la Commissione europea verifica la conformità dei veicoli con test in laboratorio o su strada. Se c’è il trucco, ossia il defeat device, dà il via ad azioni di richiamo nell’Unione europea. E appioppa di sanzioni fino a 30.000 euro per veicolo circolante.  Per beccare chi bara, servono soldi: sono stati investiti 7 milioni di euro per la costruzione di due laboratori al servizio del Centro comune di Ricerca. È il servizio scientifico interno della Commissione: sono gli 007 anti dieselgate.

Una bella differenza rispetto a ieri, quando i richiami e le multe potevano essere emessi solo dall’autorità nazionale responsabile dell’omologazione dell’auto. Tutto questo si poteva e si doveva fare già 5 anni addietro, prima dell’esplosione del dieselgate. Uno scandalo, quello delle emissioni, che ha fissato la ripartenza del settore automotive, con la corsa alla elettrificazione delle gamme.