Quando capitano infortuni sul lavoro o si ricade in una malattia la prima domanda che ci si pone è quanto riconosce l’Inail e quali sono le rendite erogabili. All’Inail tutti pagano un premio, ma pochissimi ne comprendono i meccanismi.
L’associazione è come una normale compagnia assicurativa. A fronte dei premi annuali versati dagli iscritti, vi sono delle indennità che di diritto spettano al verificarsi di un malattia professionale o di un infortunio. Nel primo caso, cioè di malattia professionale, sarà il certificato del medico curante a far partire il procedimento; da qui il datore andrà avvisato entro 15 giorni. Entro cinque giorni dall’insorgere della malattia o da quando ne è venuto a conoscenza, il datore avviserà poi l’Inail.
Infortuni sul lavoro: le rendite riconosciute dall’Inail
Dopo aver verificato la malattia o l’infortunio mediante visite mediche opportune, l’Inail riconosce due tipi di rendite:
- per inabilità temporanea;
- per inabilità permanente.
Il calcolo avviene in base al grado di menomazione e alla riduzione della capacità lavorativa. Inoltre, il risarcimento economico scatta al raggiungimento di un anno biologico superiore al 6 per cento a seguito di malattia personale o infortunio sul lavoro che verrà erogato sotto forma di indennità giornaliera.
Liquidazione in forma capitale
In luogo della rendita l’Inail riconosce la liquidazione in forma capitale per menomazione dell’integrità psicofisica tra il 6 per cento ed il 15 per cento. In presenza di gradi di invalidità superiori la rendita viene calcolata moltiplicando effettivamente la retribuzione corrisposta dal datore nei 12 mesi precedenti l’evento.
L’indennità non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpef ed è riconosciuta per le malattie professionali e gli infortuni comunicati dal 25 luglio 2020 secondo le tabelle ufficiali dell’istituto. Per menomazioni superiori al 15 per cento, invece, l’Inail erogherà un’indennità quotidiana sempre in relazione alle tabelle ufficializzate pubblicate sul sito internet dell’ente.