L’Esecutivo M5S-Pd ha messo sul piatto 500 milioni di euro per gli incentivi auto. Una misura giusta? No. Totalmente sballata. Per cominciare, la Francia ha piazzato 8 miliardi di euro di ecobonus auto. E la Germania ha abbassato l’Iva spingendo per le colonnine elettriche. In secondo luogo, solo 100 milioni sono per auto a benzina e diesel: così, quei 100 milioni stanziati il 1° settembre stanno già per finire.
Incredibile: gli ecobonus auto peggiori della storia. Eppure non è difficile: bastava imitare il Governo Prodi del 1997. O gli Esecutivi degli anni a venire. Incentivi con dotazione totale: spinta a comprare auto nuove per svecchiare il mercato. Adesso invece, dei 100 milioni stanziati per le auto con emissioni di CO2 comprese tra 91 e 110 g/km, restano in cassa circa 30 milioni.
Ma è ovvio: le elettriche costano ancora troppo, le colonnine sono poche. Si deve operare con buon senso, logica. Invece è stata tutta un’approssimazione continua: 50 milioni col decreto Rilancio (un’elemosina), 500 milioni con decreto Agosto ma solo 100 per benzina e diesel. Provvedimenti post Covid che si stanno rivelando solo una pioggia di bonus pro assistenzialismo. C’era la carta incentivi auto da giocare: fatto malissimo.
Così, siamo davvero mal visti dall’Unione europea. Che deve prestarci denaro per sopravvivere se dimostriamo di saper impiegare bene quei soldi. Ci sarebbe l’opportunità di piazzare gettoni intelligenti con la conversione in legge del decreto Agosto: le nuove risorse arriverebbero solo con la conversione in legge del decreto, attesa nella prima metà di ottobre. Si potrebbe utilizzare il Recovery Fund nella legge Bilancio 2021. Certo, se si pensa solo ai bonus per bici e monopattini elettrici, non andiamo da nessuna parte.