Quanta carta buttata via. Quanti alberi che soffrono per nulla. Che delitto contro l’ecologia. Pensate: il 96,6% del magazzino di cartelle esattoriali è carta straccia. Lo dice Italia Oggi. Infatti, di 744 miliardi di crediti che lo Stato vanta nei confronti dei contribuenti, quanti sono recuperabili? Solo 25 miliardi. Questi i numeri del 2019 forniti dalla sottosegretaria del ministero dell’Economia Maria Cecilia Guerra intervenendo in commissione finanze del Senato l’8 settembre.
Ricordiamo che la cartella di pagamento è l’atto che Agenzia delle entrate-Riscossione invia su incarico degli enti creditori per recuperare le somme dovute dai cittadini. Nella cartella è indicato l’importo totale da saldare e gli enti che ne hanno fatto richiesta, il dettaglio degli importi a debito, nonché l’aggio e le spese di notifica che spettano all’Agenzia delle entrate-Riscossione. In caso di pagamento effettuato entro 60 giorni dalla notifica della cartella, tali oneri sono pari al 3% delle somme riscosse, con un risparmio, quindi, dell’1,65% rispetto al passato. In caso di pagamento effettuato dopo 60 giorni dalla data di notifica della cartella, gli “oneri di riscossione”, interamente a carico del debitore, sono pari al 6% dell’importo dovuto.
Cartelle esattoriali, quale soluzione
La sottosegretaria fornisce anche i criteri con cui l’Agenzia della riscossione ha riconosciuto l’inesigibilità di tutti questi crediti. La percentuale è stata elaborata sulla base di una specifica metodologia che tiene conto, spiega la sottosegretaria Guerra, su questi elementi di valutazione. Uno: incidenza delle posizioni relative a soggetti falliti. Due: incidenza delle posizioni relative a soggetti deceduti o ditte cessate. Tre: incidenza delle posizioni relative ad altri soggetti non rientranti nelle casistiche 1 e 2.
Soluzione? Sarebbe opportuno individuare dei criteri oggettivi per dichiarare inesigibili alcuni crediti. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ad aprile aveva stimato che su oltre 954 miliardi di euro in ruoli giacenti il 40% risultava inesigibile. Va aggiunto, a nostro giudizio, che sarebbe opportuna la caccia ai grossi evasori: parliamo di milioni di euro di tasse evase. Un gigante come lo Stato è bene che faccia la guerra ad altri giganti.