Prosegue il momento positivo per Borsa Italiana, con Piazza Affari che fa registrare a febbraio un incremento del 6,5%, mentre dall’inizio dell’anno ad oggi la crescita è del 7,2%. La Borsa di Milano rimane ancora circa mille punti sotto il livello pre-covid, tuttavia la presenza di Mario Draghi alla guida del governo e gli annunci su una possibile accelerazione del programma di vaccinazione spingono l’azionariato italiano.
Tra i migliori titoli c’è senza dubbio Intesa Sanpaolo, protagonista di una quotazione salita di quasi il 9% nell’ultimo mese e di ben il 27% negli ultimi 6 mesi. Bene anche UniCredit, con il titolo bancario che mette a segno un rialzo del 6% in un mese. L’aumento delle operazioni militari USA favorisce anche la crescita di Leonardo, con le azioni dell’azienda italiana in incremento di oltre il 21% nell’ultimo mese, mentre il rally del prezzo del petrolio spinge Eni a +16% in appena 4 settimane.
La transizione digitale, invece, offre uno scenario ideale per la forte crescita di Datalogic, uno dei migliori titoli di Borsa Italiana dell’ultimo mese, capace realizzare un aumento di valore del 63% negli ultimi 6 mesi e del 16% in un mese. In rialzo anche Salvatore Ferragamo (+10% nell’ultimo mese), OVS (+24%), Culti Milano (+17%), Prima Industrie (+8%) e BPER Banca (+5%), a dimostrazione del trend positivo intrapreso da Piazza Affari, con lo spread tra i Btp italiani e Bund tedeschi a 10 anni che ritorna sotto i 100 punti.
Quali sono le prospettive per Piazza Affari nel 2021
Secondo gli analisti di Segnaliditrading.net, le azioni di borsa italiana sono tra i titoli da monitorare con grande attenzione in questo momento. Infatti, dopo un 2020 di crescita moderata per le borse europee, mentre Wall Street metteva a segno un aumento record trainata dal Nasdaq e dai Big Tech, ci sono prospettive interessanti per l’azionariato italiano nel 2021.
Innanzitutto, l’incremento della quotazione del greggio sta rilanciando le grandi aziende energetiche italiane, inoltre le previsioni di crescita economica per quest’ anno stanno facendo aumentare la fiducia di imprese e famiglie, spingendo al rialzo i titoli bancari. Il governo ha annunciato che l’emergenza sanitaria potrebbe essere controllata entro 7-13 mesi, qualora dovesse riuscire a velocizzare la somministrazione di vaccini alla popolazione, ad ogni modo la possibile produzione in Italia del vaccino russo Sputnik V fa ben sperare.
Inoltre, è necessario tenere conto degli effetti dell’approvazione del pacchetto di stimoli americani, in quanto dopo il via libera della Camera all’immissione nell’economia USA di 1,9 trilioni di dollari, si avvicina sempre di più la ripartenza dei consumi negli Stati Uniti. Oltreoceano si fa già evidente l’accelerazione al piano di immunizzazione, con il netto cambio di passo del governo Biden che ha consentito di ridurre drasticamente il numero di contagiati e di decessi.
La ripresa della domanda USA potrebbe trainare le esportazioni europee, in particolare quelle delle aziende italiane, penalizzate nel 2020 dalla pandemia di Coronavirus e pronte a rilanciarsi nel 2021. Da non sottovalutare è anche l’avvicinarsi del Next Generation EU, con le risorse stanziate dall’Unione Europee che potrebbero favorire soprattutto le piccole e medie imprese, rilanciando settori essenziali per la crescita del PIL italiano e dell’economia dell’Eurozona.
Quali settori tenere d’occhio in vista della ripresa economica
Nei prossimi mesi gli analisti prevedono un graduale incremento dell’attività economica, con il successivo miglioramento degli indicatori macroeconomici e la crescita dell’inflazione. Tra i settori da tenere d’occhio c’è il comparto bancario, pronto a sostenere l’aumento di richieste di prestiti e finanziamenti per cavalcare la ripartenza dell’economia nel secondo semestre del 2021.
Il rally del petrolio riaccende il focus sui titoli energetici, dunque sono da monitorare aziende come Eni, Acea, A2A ed Enel. Nel medio-lungo periodo è attesa una forte accelerazione per l’economia verde, grazie al supporto dei fondi europei e all’incremento della domanda mondiale. Dopo il ritorno degli Stati Uniti negli Accordi di Parigi sul clima la rivoluzione verde diventa un punto strategico, da analizzare in modo accurato per individuare le migliori opportunità per gli investimenti ESG.
Ovviamente c’è anche la transizione digitale, infatti dopo il boom del 2020 sarà necessario sfruttare le risorse europee per velocizzare la digitalizzazione del Paese, una sfida che potrebbe favore le aziende impegnate in prima linea nella conversione digitale dell’Italia. Ad ogni modo, Borsa Italiana si prepara per essere nuovamente una protagonista nel settore azionario, perciò è indispensabile capire come sfruttare questa congiuntura, mantenendo sempre l’attenzione sul controllo dei fattori di rischio e la sostenibilità degli investimenti.