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Bonus PMI: aiuto economico per il rilancio

Attraverso il comunicato stampa del 10 agosto 2020, il MEF ha reso nota l’attuazione dei bonus per le PMI che puntano sul proprio rilancio. Accanto al decreto per il via al credito d’imposta, viene anche sottoscritto il Fondo Patrimonio, affidato in gestione a Invitalia.

Bonus PMI per dare e forza e continuità alla ripresa

Il fine dei provvedimenti previsti è garantire la stabilità delle aziende, il loro accesso al credito e la patrimonializzazione, così da dare forza e continuità alla ripresa economica dell’Italia. L’art. 26 del Decreto Rilancio ha introdotto nuovi incentivi per società di capitali e cooperative che compiono aumenti di capitale. Il favorevole trattamento fiscale si applica alle compagnie con:

  • sede legale in Italia;
  • ricavi e compensi tra i 5 ed i 50 milioni di euro;
  • riduzione di ricavi pari o superiore al 33% tra marzo ed aprile 2020 rispetto al 2019. 

Il bonus PMI si traduce in:

  • un credito d’imposta pari a un quinto della somma investita, con un importo non superiore ai 2 milioni di euro e partecipazione detenuta fino al 31 dicembre 2023, per i soggetti che, in esecuzione di un aumento di capitale, effettuano conferimenti in denaro in una o più società;
  • un ulteriore credito pari alla metà delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza del 30% dello stesso incremento di capitale

Per aver accesso al credito d’imposta è richiesto l’inoltro della domanda all’Agenzia delle Entrate. Il decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze statuisce che l’ente della riscossione emani uno specifico provvedimento; e che l’esito delle richieste trasmesse, con l’importo del credito riconosciuto, venga notificato entro 30 giorni dall’invio della domanda. 

Fondo Patrimonio: dotazione dida 4 miliardi di euro

Il Fondo Patrimonio PMI, elaborato da MEF e MISE con una dotazione di 4 miliardi di euro, potrà sottoscrivere titoli di debito od obbligazioni di imprese con ricavi superiori a 10 milioni di euro che effettuano un aumento di capitale pari o superiore ai 250mila euro. Il finanziamento dovrà essere destinato a:

  • capitale circolante;
  • costo del personale;
  • investimenti.