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Bonus mobilità: conta la data di acquisto

Lo chiamano bonus mobilità, ma per ora di bonus e di bello ha poco o niente. Chi ha comprato una bici o un monopattino elettrico non ha visto un euro di rimborso. La formula del Governo Conte è scomodissima: compri, e poi dopo hai il ristoro. Non è comodo come l’incentivo auto statale: compri e hai subito lo sconto. Ma c’è di più: i ministeri hanno litigato sullo scontrino parlante, la fattura chiara o scura, io click day su un sito web specifico. App super per gli smartphone. Alla fine, conta la data di acquisto.

Chi ha comprato bici o monopattini dal 4 maggio scorso, dovrà compilare un form, cioè un modulo elettronico. Accessibile solo dal sito del ministero dell’Ambiente a settembre. Ora non c’è niente. Si vedrà a settembre. Dopo i mille rinvii dovuti anche alla crisi da Covid, chissà cosa accadrà.

Il decreto ministeriale che disciplinerà l’erogazione dell’incentivo (il 60% del prezzo d’acquisto nel limite di 500 euro) sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale. La piattaforma web di registrazione non c’è.

Occhio: il contributo statale, per il quale sono attualmente disponibili 210 milioni di euro, sarà erogato, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Non hai certezza del rimborso. Se nel fondo ci sono quattrini, e se ti sei messo in fila fra i primi, allora forse vedrai i soldi. Sulla base della data di acquisto del mezzo e non, come ipotizzato fino a qualche tempo fa, sulla base della prenotazione del contributo statale. Vince chi prima ha comprato il mezzo. I 210 milioni potrebbero crescere con la legge Bilancio 2021, che il Governo presenterà a ottobre.