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Banda ultralarga: 600 milioni alla scuola

Il futuro passa per Internet, incluso il futuro dell’informazione: l’online dominerà. Ma se in Italia siamo arretrati sotto il profilo delle infrastrutture web, sono guai. Ecco perché il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha firmato i decreti attuativi relativi al web. Interventi del Governo Conte previsti dal “Piano Scuola” e dal “Piano Voucher per famiglie”. Il tutto nella strategia italiana della banda ultralarga: 600 milioni di euro. 

Parliamo della capacità delle reti di inviare dati ad altissima velocità. Equivalente ad almeno 100 Mbps (“ultra fast broadband”) o ad almeno 30 Mbps (fast broadband): questa è la banda ultralarga. Con implicazioni per Infratel Italia, Telecom, Open Fiber e per gli altri operatori. C’è stata di recente l’apertura di oltre 2600 cantieri e il completamento di quasi 600 interventi

Soldi in favore della connettività di famiglie e scuole. Per quei pochi politici rimasti al paleolitico che non amano il web, la risposta durante il lockdown: Internet vitale durante l’emergenza Covid. Così, il decreto relativo al Piano Scuola destina 400 milioni di euro per interventi di attivazione di servizi in banda ultralarga in 32.000 plessi scolastici. In parallelo, il decreto relativo al Piano Famiglie assegna 200 milioni di euro per la connessione a Internet di 2,2 milioni di famiglie. 

Non tutte le famiglie: serve un ISEE sotto i 20.000 euro. Attraverso un voucher da 500 euro per l’acquisto della connessione e di un tablet o personal computer. In modo da garantire a insegnanti e studenti l’utilizzo di strumenti innovativi. Tutti devono poter aver accesso alle nuove tecnologie. D’altronde, così vuole, impone, esige l’Unione europea dei Paesi frugali, messa benissimo col web: la diffusione della banda ultralarga è tra le priorità dell’Italia nell’ambito del Recovery Plan. Se ci danno soldi, li dobbiamo investire bene. Non possiamo rimanere indietro con Internet.