Meno 43% nei primi 5 mesi del 2020: è il dato drammatico delle assunzioni in Italia (da sommare alla disoccupazione). D’altronde, come dar torto alle aziende? A far paura c’è il Covid. Ma pure questo Governo Conte convince poco: può esserci ripresa economia con 50 bonus a pioggia come forma di assistenzialismo?
Così, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi cinque mesi del 2020 sono state 1.795.000 con un calo rispetto allo stesso periodo del 2019 del 43% per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e delle conseguenti restrizioni. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul precariato di maggio. Aggiungiamo che serve una politica di riforme serie e incisiva, all’altezza dei Paesi frugali del Nord Europa. No alla deriva dell’assistenzialismo poco europeo.
Non solo. Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-maggio 2020 sono state 229.000, in flessione del 31% (-43% a maggio). Le cessazioni nel complesso sono state 1.972.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2019. E i bonus fan solo caos. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a maggio 2020 essi risultano circa 148.000, in aumento del 1.461% rispetto a maggio 2019, la crescita è da riferirsi all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting.
Non ultimo: l’impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato a maggio 2020 è risultato pari a -552.000. Chi resta disoccupato cerca conforto nei nonni, con la pensione. Ma questo sistema fin quando potrà reggere? Comunque, in basso, un video ottimista.