Robin Hood prendeva ai ricchi ladri, per dare ai poveri buoni. Vessati dai ricchi ladri. Fortnite-Epic ha agito contro Apple trasformandosi da Robin Hood. Ma, a poche settimane dal ban di Fortnite dall’App Store, ora Apple avvia un’azione legale nei confronti di Epic, come riporta il Sole. Con la Mela morsicata che accusa Fortnite-Epic: ma quali Robin Hood, sono ultra miliardari.
Secondo Apple, Epic ha guadagnato, solo sul suo App Store, 600 milioni di dollari negli ultimi due anni. 260 milioni, invece, sono finiti alla stessa Apple che intasca il 30% di commissioni, per un giro d’affari complessivo di 860 milioni di dollari.
C’è stata la forzatura del produttore di games, che aveva provato a bypassare le royalty dello Store proponendo pagamenti in-App esterni al sistema di Cupertino. Questo sta avendo ripercussioni in termini di mancati incassi anche per la società di Cupertino. Nelle 67 pagine depositate si legge: l’azione legale di Epic non è altro che un disaccordo finanziario. Si dipingono come una moderna azienda stile Robin Hood, ma la realtà è che Epic è una grande azienda multi miliardaria. Che non vuole pagare nulla per i servizi e i benefici che ricava dall’App Store del colosso californiano.
Per Apple, Epic guadagna miliardi dalle commissioni e dai costi esorbitanti a cui vende la moneta virtuale v-bucks: serve a comprare oggetti migliorativi all’interno di Fortnite. Secondo Apple, è impensabile che Epic possa immaginare di poter accedere al suo Store da un miliardo di utenti senza rispettare le regole. Proprio Epic Games ha sfruttato le possibilità concesse dall’App Store in maniera massiva. Con Fortnite attivo sin dal 2019, fa notare Apple, il codice dell’applicazione è stato analizzato da personale Apple più di 200 volte, e ha usato oltre 400 API per poter migliorare le sue prestazioni. I legali di Apple aggiungono che iOS è il sistema operativo all’interno del quale Fortnite ha ottenuto maggior successo, con 130 milioni di download in 174 Paesi nel mondo.