Per salvare Alitalia lo Stato ha speso 12,6 miliardi in 45 anni. Si raggiunge questa somma con i 3 miliardi stanziati dal decreto Rilancio per nazionalizzare la compagnia. Ma non c’è un piano industriale né un ad. Non si sa come, ma Alitalia insomma ha avuto altri soldi. Ora Alitalia va via da Malpensa. Malpensa piange? L’Associazione Aeroporti Lombardi, sul disimpegno di Alitalia da Malpensa, scrive a varesenews.it.
Anzitutto, dopo il de-hubbing del 2008 l’attività della cosiddetta compagnia di bandiera non rappresentava per Malpensa che una percentuale tra 1.5 e il 2% nel migliore dei casi, dice l’Associazione Aeroporti Lombardi. C’è l’aiuto di Stato recentemente concesso alla newco: dove si trova uno Stato che dà 3 miliardi a un organismo esistente solo nelle intenzioni? Va a sommarsi a tutte le elargizioni pregresse date all’italico carrozzone, dice l’Associazione.
Non è neppure stata costituita la nuova compagnia, che sarà interamente controllata dal ministero dell’Economia o da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta. L’atto costitutivo sarà un decreto del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri,di concerto con i ministri delle Infrastrutture Paola De Micheli (Pd), dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli (M5S) e del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S).
Occhio: la ormai ennesima bad company lascerà un ricordino che si vocifera potrà essere attorno alla stessa cifra di 3 miliardi. Sei miliardi di botto buttati, denuncia l’Associazione. Si può parlare di ben oltre una decina di miliardi buttati via dalla notte dei tempi per Alitalia. Morale dell’Associazione: Alitalia è costata l’ira di Dio (altro che Mes), nessun rimpianto ora che va via. Adesso, cosa sarà della newco? Un competitor anti Lufthansa, appena salvata con 9 miliardi? Oppure anti British Airways? O Air France-Klm o a Ryanair? Chissà.